14 Aprile 2016
APPARTENENZA E RESPONSABILITÀ

È trascorso meno di un mese, da quando abbiamo vissuto come associazione una intensa "due giorni". Soci, aziende, dirigenti, sindaci e funzionari pubblici, tutti assieme siamo stati testimoni, di una nuova visione di agricoltura, dei successi fin qui raccolti, e delle battaglie che Coldiretti ha portato avanti in questi anni con orgoglio e tenacia. Come Presidente, ed ancor prima come socio, voglio sottolineare due passaggi importanti: la nostra capacità di autocritica nella consapevolezza del dover migliorare nel dialogo e nei servizi verso i soci, ed il forte richiamo etico che il Presidente e la Giunta hanno voluto rimarcare sul tema della "responsabilità". Da quando mi è stato chiesto di diventare il rappresentante della Provincia di Trieste nella grande famiglia di Coldiretti ad ogni evento o riunione di Presidenti o soci sono rientrato a casa sempre con un qualcosa in più. Questa sensazione e stata sempre sottolineata anche dai soci compagni di viaggio in questa stupenda avventura. Sono consapevole che non è sempre facile trasmettere e comunicare tutto il lavoro che viene svolto, a partire dalla struttura nazionale, fino alle sezioni, anche a causa dello scetticismo e della mancanza di valori che pervade la nostra società e che si riverbera spesso anche tra i nostri associati. Un aspetto interessante, che impone una riflessione, emerge da un sondaggio nel quale si evidenzia che oltre la metà della società civile crede e ripone fiducia in Coldiretti, mentre all’interno della nostra base associativa una parte dei soci sembra abbia smarrito il senso di appartenenza. Su questo dobbiamo lavorare molto, a partire dai dirigenti per poi arrivare ai soci, attraverso un lavoro puntuale e capillare sul territorio. Non possiamo permetterci esitazioni o titubanze al nostro interno, e su questo il Presidente Moncalvo è stato chiaro, i nostri associati devono comprendere il nostro progetto e le grandi conquiste ottenute, quali, non ultime, la cancellazione del IMU e del IRAP. Il presidente nazionale Moncalvo ha poi sottolineato il senso di responsabilità, del fare, dell’essere protagonisti, della necessità tutti assieme di percorrere strade di rivendicazioni e riconoscimenti del nostro lavoro. E i traguardi si raggiungono solo se si è uniti, solo se sono condivisi, con l’arma della trasparenza, guardando le persone negli occhi. La capacità di guardare non il bicchiere mezzo pieno, ma fare autocritica, non è da tutti. A noi questo compito, per il futuro della agricoltura del paese e della società italiana.