16 Settembre 2016
CAMBIA ANCORA IL MODO DI FARE LA SPESA

Apro questo editoriale con un episodio che ho vissuto in prima persona qualche sabato fa al mercato di Campagna Amica in Piazza Goldoni a Trieste. Verso la metà della mattina si presenta un ragazzo tra i 35 e 40 anni, accompagnato dai suoi figli, inizia ad acquistare della frutta e della verdura, poi guardandomi negli occhi mi dice grazie, voi agricoltori siete essenziali.
Come farebbero le persone a vivere senza di voi....
Ritengo che questo messaggio di un giovane padre rispecchi un sentimento sempre più crescente di apprezzamento, gratitudine, riconoscenza al duro lavoro quotidiano, segnato spesso da condizioni ambientali non favorevoli, la siccità ed il grande caldo, da tanti sacrifici e non certo da vacanze.
L’essere costantemente presenti con il sorriso, un piccolo consiglio, ci rende diversi, altruisti, attenti al prossimo, e con questa sensibilità contagiosa possiamo anche fare azioni benefiche per i colleghi terremotati grazie alla nostra reputazione.
Questo perchè i cittadini si fidano di noi.
Questa riconoscenza morale ha anche un risvolto economico e occupazionale.
Mentre il modello della grande distribuzione si sta fortemente ridimensionando, il cibo, il modo di fare la spesa, sta nuovamente mutando.
Lo stesso incremento turistico estivo ha aiutato ad accelerare con un forte aumento delle esportazioni la domanda di prodotti di qualità.
A questo purtroppo si affianca il crollo dei prezzi dei cereali, un’altra stagione grigia nel settore del florovivaismo, dell’ortofrutta, ecc. In questo quadro la distintività e la tradizione hanno estremo bisogno di fare rete, di dialogare e di presentarsi unite. Dobbiamo assolutamente finirla una volta per tutte di essere come sistema agricolo nazionale divisi, se vogliamo garantire il proseguo delle nostre imprese agricole è necessario un progetto di rilancio del nostro agroalimentare, quello che Coldiretti da anni, spesso in solitudine, ha coerentemente sostenuto e sviluppato, alcune grandi battaglie le abbiamo vinte ora dobbiamo vincere la guerra per garantire a questo paese un futuro.