Anche giovani coltivatori e allevatori di goriziani e triestini il 4 dicembre al valico del Brennero per fermare i Tir della vergogna che ogni giorno portano nel nostro Paese miliardi di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale per fare prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati e altri prodotti che stanno provocando la chiusura delle stalle e delle aziende agricole con la perdita di migliaia di posti di lavoro insieme a ripercussioni su tutta la filiera.
A guidare Giovani Impresa di Trieste e di Gorizia la delegata Alice Crepaldi e il vice delegato Denis Zorzet che, consapevoli dell’importanza della mobilitazione sia per l’identità dei nostri prodotti che per il futuro dei giovani stessi e delle loro generazioni, hanno partecipato con entusiasmo con l’obiettivo di smascherare il finito “made in Italy” diretto sulle tavole in vista del Natale.