22 Febbraio 2016
IL 2015 ANNO DI GRANDE IMPEGNO E DI NOVITÀ CON COLDIRETTI SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA

Desidero iniziare queste righe richiamando al video "il 2015 di Coldiretti". Credo sia corretto partire dall'anno da poco passato, dalle centinaia di appuntamenti vissuti da protagonisti, da forza sociale propositiva che ama l’Italia. Cosa significa essere oggi protagonisti, oltre al grande consenso raggiunto, grande senso di responsabilità, di coerenza,di trasparenza e di legalità? Questi quattro pilastri sono i mezzi per attraversare una fase nuova per il futuro. Nei momenti difficili è obbligatorio porsi obbiettivi ambiziosi, coraggiosi. La difesa della qualità del made in Italy, ad esempio, porta si a controllare cosa entra nel nostro paese, ma anche a segnalare frodi fatte sul nostro territorio. Al tavolo di presidenza dello scorso dicembre ho ascoltato con attenzione le parole del ministro Martina, che ha sottolineato più volte come ora si debba accelerare.
Il ministro aveva annunciato la necessità di passare oltre al ministero delle politiche agricole e forestali e di sentire la necessità che nel dopo Expo il Paese debba rilanciare il tema alimentare con uno strumento nuovo, il ministero dell’ agroalimentare italiano. Sono rimasto personalmente stupito, dopo meno di un mese il passaggio è stato fatto.
Un passaggio come questo va ben oltre al cambio di nome di un ministero. Se parliamo di etichettatura, salubrità, giusta remunerazione, lavoro nero (l’introduzione del principio di corresponsabilità dal campo allo scaffale è una importante novità positiva nella lotta al caporalato), di sofisticazioni, di sicurezza alimentare, di salute pubblica quanti ministri dovrebbero sedersi attorno al tavolo? Una coraggiosa svolta quindi con tagli di burocrazia e risultati in tempi stretti.
Ma non dobbiamo aspettare tutto dalla politica. Dagli altri. Al nostro sindacato va riconosciuto da tempo una nuova fase propositiva, intelligente, propositiva, di dialogo, di traiettorie di futuro, di politiche e opportunità per i giovani, di ricambio generazionale, di reddittività per le aziende.
Abbiamo la necessita di aumentare la comunicazione verso i soci e i cittadini per tutte le attività, iniziative, opportunità che di giorno in giorno mutano. Non possiamo non affrontare temi come i cambiamenti climatici, l'inquinamento. Continuo di recente a leggere che siamo tra i maggiori  produttori di sostanze nocive nell’ ambiente. Ma se noi produciamo cibo, sfalciamo l'erba, ci prendiamo cura del territorio, con i nostri animali, con il letame concimiamo i campi  e attraverso ciò che coltiviamo produciamo anche ossigeno, scusate ma gli altri cosa fanno?
Nell’anno della misericordia, nella stagione di preparazione della nuova annata agraria, c 'é un tempo rivolto alla riflessione, a una diversa sensibilità di approccio di metodo. Non tutto è solo economica e fatturato, sappiamo essere propositivi e cogliere opportunità di solidarietà civile. Facciamoci riconoscere , concreti, sensibili diversamente differenti alla  indifferenza.