1 Febbraio 2010
PROSECCO

Si è svolto Lunedì 11 gennaio 2010 a Udine presso gli Uffici della regione FVG un incontro tecnico riguardante la questione relativa alla DOC PROSECCO.

L’incontro voluto e coordinato dalla Provincia di Trieste tramite il Vice Presidente Godina ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale Violino, del Direttore del Ministero Giuseppe Nezzo e di tutto il tessuto economico interessato della Provincia di Trieste compresa la nostra federazione rappresentata dal Presidente Zbogar e dai Direttori Bozzatto e D’Amore.

Durante l’incontro è stato sintetizzato da parte dell’Assessore Violino lo stato dell’
Arte della Doc Prosecco che è una realtà ormai consolidata con l’avvenuta costituzione del relativo  Consorzio e che tale consolidamento deve ritenersi una grande opportunità per tutti in quanto la DOC Prosecco è una Doc interregionale.
Al centro del dibattito le richieste da parte delle rappresentanze che vorrebbero innanzitutto una ridefinizione dei limiti territoriali delle aree SIC e ZPS, una maggiore apertura per quanto riguarda le pratiche agricole esercitabili in suddette aree e la possibilità di incidere sulla scrittura dei  Piani di Gestione.

L’Assessore Violino prima ed il Dr. Nezzo poi hanno ricordato come sia stato inopportuna la presentazione del ricorso contro la DOC, ricorso non firmato da Coldiretti Trieste e come la disponibilità di Regione e Ministero sia stata  e sia massima per riuscire a trovare le sinergie per lo sviluppo del territorio del Carso Triestino.

L’assessore Violino ha poi fatto presente come la Regione abbia stanziato per l’area del costone del Carso la somma di 500 mila euro dati in gestione al Consorzio di Bonifica Pianura Isontina per la realizzazione di impianti di irrigazione dell’area stessa con lo scopo di recuperare i pastini abbandonati e ha fatto inoltre presente che è prevedibile un rifinaziamento del piano irriguo con ulteriori destinazioni finanziarie sempre a favore dell’area del Costone.

Il dr. Nezzo altresì ha ricordato che il Ministero è pronto ad intervenire in tutte le aree sulle quali però i soggetti interessati siano in grado di presentare dei progetti e che gli stessi siano cantierabili.

Coldiretti per voce del Presidente Zbogar ha sottolineato la necessità di arrivare ad un punto di riduzione della burocrazia verso le imprese agricole e della necessità di arrivare attraverso i fondi messi a disposizione per il recupero dei pastini non solo al recupero ma a capire il perchè è avvenuto l’abbandono per poi non incorrere nel rischio di ritrovarsi nella medesima situazione.

L’incontro si è concluso attraverso l’intento complessivo delle parti di addivenire alla firma di un protocollo di intesa che sancisca le volontà da parte di tutti i soggetti pubblici e privati al mantenimento degli impegni , ivi compreso il ritiro del ricorso, che a nostro parere non aveva non solo motivi di esistere ma neanche le basi giuridiche per essere accolto.