14 Ottobre 2016
QUANDO SIAMO FORZA AMICA DEL PAESE

Ci sono momenti in cui bisogna fare scelte coraggiose, lungimiranti, intelligenti e innovative.
Scelte che la Nostra Coldiretti ha da tempo intrapreso. E queste non sono legate meramente ad una questione politica o di sopravvivenza, ma ad un profondo senso di responsabilità sindacale. Coldiretti ha saputo porsi come elemento portante della sua azione sindacale ed è stata capace di far crescere l’interesse da parte dei cittadini promuovendoli in misura straordinaria, tanto che da un recente sondaggio 4 cittadini su 10 fanno la spesa da un agricoltore. Negli ultimi cinque anni la percentuale di acquisto in questa forma è cresciuta del 40 %. Questo sicuramente non sarebbe successo se Coldiretti non avesse promosso il progetto di Campagna Amica, la più grande rete del mondo di vendita diretta di agricoltori, con la nascita dei punti e dei mercati.
Ma questo non basta, il nostro essere giovani e innovativi trova come sua espressione un presidente giovanissimo di 36 anni Roberto Moncalvo, il più giovane presidente di una rappresentanza sindacale a livello nazionale. La visione poi di alleanza sociale ha portato qualche settimana fa ad eleggere come Presidente nazionale di Campagna Amica Carlo Petrini. Una scelta che saprà sicuramente tracciare la rotta per uscire ancor di più da quel "recinto" dei prodotti agricoli. Un’opportunità fondamentale questa per moltiplicare il Nostro essere, e diventare coltivatori e produttori del Cibo Giusto.
Di questo risultato dobbiamo tutti essere ben consci, capirne fin in fondo il suo profondo significato, non soltanto come opportunità mediatica e sociale, ma anche come risvolto economico che siamo riusciti a spostare nel tempo.
Dopo aver discusso per anni su come riuscire a riconoscere la giusta remunerazione dei prodotti agricoli, oggi migliaia di piccoli e medi imprenditori agricoli rappresentano il vero made in Italy, con i loro prodotti Italiani a km zero e con le presenze fisse su tutto il territorio Nazionale.
Oggi siamo riconosciuti anche dalle altre associazioni imprenditoriali del paese come l’unica forza economica moderna che è riuscita a trasformarsi, a essere riconoscibile, attuale propositiva e comunicativa, alleata con il consumatore e la società e non soltanto rappresentanza di corporazione.
Questa necessità di verità, spesso di denuncia, di richiesta di legalità e trasparenza, di informazione giornaliera, richiede anche il coraggio verso i cambiamenti necessari, per dare giuste risposte ai Nostri Soci e alla società. Una sfida che guarda anche lontano attraverso un dialogo diretto con L’Europa, quello che il nostro Presidente Nazionale Moncalvo (ricordiamo eletto vice Presidente dei agricoltori europei) in questi giorni ha avviato, ma che guarda anche al Mediterraneo, all’embargo della Russia, ai mercati emergenti dell’Asia, opportunità di export, ma anche alle merci importate ed alla concorrenza sleale. Sarebbe ipocrita dire però che nel nostro paese vada tutto bene. Manca innanzitutto a mio avviso un forte senso propositivo di comunità di nazione, di orgoglio che faccia superare con velocità e decisione questa fase d’incoscienza.
Non si può sempre per paura non decidere, non fare scelte, non investire, non dare credito e fiducia ai giovani o al cambiamento. Non possiamo permettere di rivedere ancora per il quarto mandato lo stesso rappresentante, attendere vent’ anni un piano di rilancio della agricoltura sul territorio da parte del Gal, o non trovare risposte a un problema grave come i danni della fauna selvatica.
Come Coldiretti Siamo per le scelte che servono alle imprese, ai nostri soci, al paese intero, fatte con coraggio e intelligenza e grande senso di responsabilità. Non si può dire sempre no.