20 Gennaio 2017
UN ANNO DI RILANCIO

Buon anno, a tutti i soci, a tutti i dipendenti. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati per chiudere un 2016 non certo facile, ma è già tempo di ripartire, di rimetterci al lavoro.
Aver conquistato oltre venti provvedimenti legislativi a favore del mondo agricolo non è stato facile e tantomeno deve essere considerato un traguardo, ma piuttosto un punto di partenza dal quale proseguire assieme.
Una decina d’anni fa, in un altro momento storico ed economico simile a quello attuale, la necessità quasi quotidiana di dettarsi delle regole era probabilmente diversa. Viviamo però in una società mondiale piena di paure e insicurezze, causate dallo smarrimento del senso civico e di appartenenza. Ma anche il venir meno del senso di responsabilità verso la comunità e della coscienza che il cittadino ha dei propri doveri sta generando una società miope e senza prospettive.
Il continuo tam tam di esaltazione delle notizie negative fa dissolvere la coscienza di essere parte di una comunità – senza la quale non possiamo vivere – influenza la qualità della nostra vita. Noi però dobbiamo essere consapevoli che dipendiamo dagli altri e quindi sappiamo quanto è importante contribuire a migliorare la società in cui viviamo.
È l’opportunità di essere consapevoli dell’interdipendenza tra gli esseri umani che ci deve spingere a contribuire al benessere comune, perché migliore è la comunità, maggiori saranno le nostre possibilità e migliore sarà la nostra vita di cittadini e imprenditori.
La comunità, le istituzioni, i beni comuni non possono essere visti solo come una risorsa da sfruttare per il vantaggio personale. Abbiamo case e giardini curati, ma strade sporche e piene di rifiuti. Gli amministratori e la politica siano vicini ai veri problemi prioritari, trovino soluzioni dando il giusto esempio. L’essere cortesi, non abbondonare i rifiuti, avere il rispetto dei beni altrui e pubblici non può e non deve essere regolamentato da norme civilistiche, ma dal buon senso.
La domanda che dobbiamo farci è: possiamo cercare di trasmettere l’idea che la comunità è un bene da conservare e far crescere, perché determina la qualità della nostra vita e del nostro futuro, e il mondo non finisce sulla porta di casa? Non crediate che i nostri comportamenti non generino reazioni di rimbalzo. Non provochino intolleranze...alimentari. Non crediate di trovare più rispetto nel comportarci da solisti.
Lo stesso modello di economia cerca alleanze e punta su un’economia circolare, con il reperimento di energia e materia prima in loco, un modello radicato e con forte senso di appartenenza del territorio. Rispetto, senso civico, storia e tradizioni, tutela del territorio rasserenano il futuro e danno ossigeno agli ecosistemi urbani e rurali. La speranza si costruisce con le mani, con il dialogo, con la meritocrazia. Dalla famiglia alla scuola venga la linfa vitale che si chiama cultura, la gioia di stare assieme, di partecipare e sentirsi parti attive della società. Riappropriamoci quindi del nostro senso civico, ne abbiamo estremo bisogno per ricaricarci e ripartire. Questo è l’augurio che mi faccio e che faccio a tutti voi e alla nostra organizzazione. Auguri di buon inizio e che questo possa essere un anno di rilancio per le nostre imprese e il nostro Paese.